
“Non ci saranno più crolli come quello del ponte Morandi a Genova grazie all’utilizzo delle nanotecnologie nel settore delle costruzioni civili”. Ad annunciarlo è stato l’ingegner Luciano Feo, Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno, durante un interessante incontro organizzato , al “Saint Joseph Resort “ di Salerno, dal “Rotary Club Salerno Est” presieduto dalla dottoressa Marilena Montera. Il professore salernitano, che da circa trent’anni si occupa dell’applicazione di materiali innovativi, ha spiegato che le nanotecnologie sono delle tecnologie applicate alla nanoscala:” Servono per controllare i materiali e i dispositivi : un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro. Oggi le nanotecnologie , usate in vari ambiti, consentono, grazie alle nuove metodologie di realizzazione delle strutture, di immergere all’interno dei calcestruzzi delle particelle che possono conferire delle caratteristiche meccaniche alla struttura, come il miglioramento della resistenza e della rigidezza, e trasformare le proprietà fisico – meccaniche dei materiali che diventano intelligenti, tanto da essere capaci anche di automonitorarsi segnalando, attraverso dei sistemi di intelligenza artificiale, qual è il loro stato di sofferenza strutturale”. Il Professor Feo ha spiegato che questi materiali possono addirittura autoripararsi in presenza di microfessure:” I bio – calcestruzzi incapsulano le spore di batteri che vengono attivate quando si verificano crepe nel calcestruzzo. Con la disponibilità di umidità può essere assorbito rapidamente l’ossigeno nel calcestruzzo, che altrimenti aiuterebbe la corrosione, e generare carbonato di calcio che sigilla la fessura”.

