
«Finché l’argomento migrazioni rimarrà un problema divisivo, su cui le forze politiche si fanno la campagna elettorale, non sarà mai risolto: questo è un problema epocale; dobbiamo collaborare tutti per risolverlo e non scagliarcelo addosso gli uni contro gli altri. Noi siamo un Paese di gente, sia di destra, sia di sinistra, che se vede un bambino che annega lo va a salvare». È questo uno dei tanti argomenti trattati giovedì sera dal senatore Pier Ferdinando Casini, durante la presentazione del suo libro “C’era una volta la politica”, “Edizioni Piemme”, organizzata all’Hotel Baia di Vietri sul Mare dal “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dal dottor Raffaele Parlato, in interclub con altri sei Club Rotary salernitani.
Moderati dal consulente parlamentare Vincenzo Inverso, hanno dialogato con l’autore il vice ministro degli Affari Esteri, Edmondo Cirielli e l’onorevole Piero De Luca.
Casini, che ha attraversato la Prima e la Seconda Repubblica e il periodo di Tangentopoli, ha raccontato di quando, per la prima volta, nel lontano 1983, è entrato nell’emiciclo della Camera dei Deputati ed anche l’emozione più grande vissuta in oltre quarant’anni di politica; che non è stata quando, nel 2022, è stato proposto come Presidente della Repubblica, ma quando, da Presidente della Camera, riuscì, il 14 novembre del 2002, a far arrivare Papa Giovanni Paolo II a Montecitorio. «È stato un grande Papa: il Papa della mia vita e di quella di tanti italiani! Dopo aver dato la parola al Papa avrei potuto anche tornarmene a casa », ha commentato.
Casini ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il suo libro: «Sono un democratico cristiano e in questo libro ho voluto valorizzare la politica: quella basata sul radicamento territoriale, sul rapporto con la gente, sulla competenza e sulla professionalità. Il mio libro vuole essere da un lato una denuncia, e dall’altro una invocazione affinché torni la politica».
Casini ha elogiato il lavoro che stanno portando avanti i due parlamentari salernitani, Cirielli e De Luca: «Li stimo molto: sono l’espressione di una politica che ha un rapporto molto significativo con il territorio e con la gente». E Cirielli ha raccontato alcuni momenti vissuti insieme: «Da Presidente della Commissione Esteri, Casini è stato uno dei più attivi nella battaglia per riportare i due marò in Italia. Siamo andati insieme in India: lì ho capito che è un uomo concreto, un uomo del fare, un politico vero». «Il lbro di Casini – ha aggiunto De Luca – consente di recuperare il valore delle istituzioni e la fiducia in chi le rappresenta ».
Il Maestro Fernando Mangone, di Altavilla Silentina, ha donato a Casini un quadro raffigurante Tommaso Casini, il padre del senatore bolognese, in un comizio a Bologna affianco ad Alcide De Gasperi.